EAU, Emirati Arabi Uniti: Abu Dhabi

Gran Moschea dello Sceicco Zayed

Una delle moschee più grandi del mondo, simboleggia l’esclusiva interazione tra l’Islam e le altre culture. Lo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, Fondatore degli EAU, aveva in mente un obiettivo ben preciso per questa moschea: racchiudere i diversi stili architettonici delle diverse civiltà musulmane e celebrare la diversità culturale creando un luogo profondamente accogliente e di grande ispirazione. Alla progettazione della moschea hanno lavorato architetti britannici, italiani ed emiratini, traendo ispirazione per il design, fra gli altri paesi islamici, da zone della Turchia, del Marocco, del Pakistan e dell’Egitto. Il risultato finale è un’opera architettonica mozzafiato e sontuosa.

La moschea può accogliere più di 40.000 fedeli, di cui 7.000 nella sala di preghiera principale, oltre a 1.500 in ognuna delle due sale laterali (di cui una riservata alle donne).

Quest’opera, realizzata in poco più di 10 anni, è stata progettata per racchiudere il messaggio di pace e di tolleranza veicolato dall’Islam, e accogliere persone di ogni credo religioso.

Da ognuno dei quattro angoli del corte interna si innalza un minareto di 107 metri d’altezza.

Le sue 1.096 colonne incastonate con ametiste e diaspri, le 82 cupole in marmo bianco, le piscine riflettenti, i lampadari placcati oro con Swarovski, l’iconica sala di preghiera e il cortile dove spicca una delle principali opere d’arte in mosaico di marmo al mondo rendono questa moschea un luogo strepitoso da visitare e da immortalare con scatti fotografici. Inoltre, la Grande Moschea detiene anche il Guinness dei primati per il tappeto intessuto a mano più grande del mondo e dispone anche di uno dei lampadari più grandi per una moschea.

La corte, con decorazioni floreali, si estende per circa 17.000 m², ed è considerato uno dei più grandi mosaici di marmo del mondo:

  • il marmo di Sivec proveniente da Prilep (Macedonia) è stato utilizzato per i 115.119 m² del rivestimento esterna della moschea e dei minareti;
  • il marmo di Lasa (Alto Adige) è stato usato per le scale interne;
  • il marmo di Makrana (India) è stato usato nelle pertinenze ed uffici;
  • Altri marmi usati sono l’Acquabianca e il Bianco (dall’Italia) e il Bianco orientale e il Verde Ming (dalla Cina).

Gli specchi d’acqua lungo i portici riflettono le colonne della moschea, che di notte diventano colorate, grazie ad un sistema di illuminazione unico per evidenziare le fasi lunari: nuvole grigio-blu sono proiettate da un fascio di luce sulle pareti esterne, per ottenere un’atmosfera più luminosa o scuro a seconda della posizione della luna.